Telefono
010 557 6976
Indirizzo
Via Capolungo, 3, Genova - Nervi

Splash…sentite anche voi questo rumore delle onde che si infrangono sugli scogli proprio qui vicino?

Certo che lo sentite, lo faccio io! Mi presento sono la vostra amica ONDA che vi guiderà alla scoperta della GAM, e questo è il mio sciabordio di benvenuto!

Insieme andremo alla scoperta di Villa Saluzzo Serra che ospita la Galleria d’Arte Moderna (GAM), un museo dove sono esposte opere che provengono da diverse collezioni donate al Comune di Genova: dipinti, sculture, disegni e incisioni, tutti realizzati tra l’Ottocento e oggi da importanti artisti.

 Il primo nucleo di questi tesori è la collezione di oggetti d’arte raccolti dal principe Odone di Savoia – figlio del primo re d’Italia! – nella sua breve vita e donati alla città alla sua morte nel 1866.

Mettete i braccioli, gonfiate le ciambelle, bagnatevi i pancini…si parte! TUFFO A BOMBAAA!

Veduta fantastica dei principali monumenti d'Italia, 1858

Prima tappa della nostra nuotata ci conduce nel bow window della Villa. Che cosa è un bow window? Beh… è la balconata chiusa che sporge sui meravigliosi parchi di Nervi.

Qui sono esposte molte opere della collezione di Odone di Savoia, come la Veduta fantastica dei principali monumenti d’ Italia, un grande dipinto in cui i più noti monumenti italiani sono tutti vicini tra loro dentro un unico paesaggio: rappresenta il sogno di un’Italia unita che pochi anni dopo la realizzazione del quadro è diventato realtà. Infatti quando il quadro è stato dipinto l’Italia era ancora divisa in tanti Stati diversi che l’autore e la sua epoca storica desideravano vedere radunati in un’unica nazione, abitata da un unico popolo.

Tanti monumenti famosi ma anche elementi naturali e persone… C’è di tutto in questo quadro! Proviamo ad andare alla ricerca di particolari: chi trova un’onda del mare? Di barche in navigazione ce n’è una sola? Quante persone vedete sedute sotto gli alberi? E la bellissima torre inclinata, la vedete?

Gente nuova, Nova Gente

In questo grande dipinto di Plinio Lomellini ci accolgono tanti personaggi che marciano felici. C’è molto movimento e, anche se le figure sono un po’ in ombra, i loro gesti, le ghirlande di fiori che avvolgono i loro corpi e la bandiera gonfiata da un vento calmo ci fanno sentire un’atmosfera di festa.

Giovani donne sorridenti, ragazzi, uomini e bambini sereni, tutti insieme in pose diverse: sembrano danzare mossi da una melodia delicata, tutta da immaginare.

Il blu intenso dei fiori, il rosso del drappo che sembra un aquilone, il giallo dei capelli del bambino biondo sulla destra… Proviamo a cercare altri colori che il pittore ha scelto per questa scena da sogno: a ogni sfumatura possiamo dare un nome da scrivere su un foglio, magari inventandolo per l’occasione. Rosa come…? “Gente nuova”, nuovi colori!

La convalescente

Per la nostra ultima tappa di questa “nuotata” un pò particolare vi porto al primo piano, in nella sala delle opere che ci raccontano i sentimenti delle persone vissute quasi cento anni fa, negli anni ’30 del secolo scorso. É stato un periodo storico particolare a cavallo tra una prima grande guerra da poco finita e una seconda grande guerra che stava per cominciare: la gente si sentiva in bilico… come la scultura centrale della ragazza sdraiata sulla sedia a dondolo, sospesa tra sonno e risveglio.

Di questa statua sappiamo che lo scultore Arturo Martini si è ispirato al volto di sua figlia Maria, che in famiglia chiamavano con il diminutivo “Nena”, e dal titolo dell’opera (“La convalescente”) possiamo pensare che la ragazza stava guarendo dopo una malattia.

Ma tutto il resto dobbiamo immaginarcelo! Che libro stava leggendo prima di addormentarsi? Che tipo di storia poteva essere? La copertina non si riesce proprio a vedere… Perché allora non provate a disegnarne una bella colorata e a inventare anche il titolo più adatto a quella storia?

E dopo questa divertente visita…che ne dite di un bel bagnetto tra le mie onde? Guardate all’orizzonte, io vi aspetto per un bel tuffoo nel mare (vero questa volta! 😜)

Lilliput alla GAM